Lastre in plexiglass: come costruire un acquario
Costruire un acquario in casa non è una operazione impossibile! Si può fare con le giuste linee guida e con una certa dimestichezza nel progettare e realizzare oggetti fai da te!
Un acquario non è una sfida semplice perché implica nozioni di fisica. In primis bisogna scegliere la tipologia di lastre, lo spessore corretto, capace di contenere la pressione dell'acqua senza causare perdite o crepe nel materiale.
La scelta del materiale
Il vetro è sempre stato utilizzato per ricreare la casa dei pesci rossi, ma non per questo è il materiale migliore. Innanzitutto è un materiale fragile che va lavorato con cautela a temperature altissime che in casa non possono essere raggiunte, inoltre è un materiale pesante e difficile da lavorare. A suo vantaggio in condizioni ottimali resiste con grande facilità alla pressione dell'acqua.
Quale altro materiale ha caratteristiche fisiche simili al vetro?
Tutti conosciamo la risposta: il PLEXIGLASS
Il plexiglass è un materiale plastico costituito da polimeri del metacrilato di metile, estere metilico dell'acido metacrilico, definito polimetilmetacrilato e abbreviato in Metacrilato o con la sigla PMMA. Noto anche con il nome commerciale Plexiglass.
Addirittura il Plexiglass è più trasparente del vetro, oltre che 4 volte più resistente e se cade non si frantuma creando schegge come il vetro. Il Plexiglass è inoltre un materiale che si può reperibile con estrema facilità sul mercato ed ha un costo nettamente inferiore al vetro offrendo migliaia di possibilità di personalizzazione. A seconda dello spessore (che può andare dai 2mm ai 25mm) si possono scegliere diverse tonalità, ma per un acquario il bello è che sia trasparente, per godere della bellezza dei pesciolini!
L'acquario di Stefano di Milano: case history
Tutto ha avuto inizio con una mail arrivata al nostro reparto di produzione dove Stefano ci ha raccontato il desiderio, anzi la sua sfida personale: creare un acquario fai da te.
Il primo passo è stato individuare nel Plexiglass il materiale migliore, poi in base alle dimensioni dell’acquario che voleva realizzare il cliente, abbiamo individuato lo spessore più appropriato: il 15 mm.
Una volta inviato il progetto al reparto di produzione la lavorazione delle lastre vera e propria ha avuto inizio. L'acquario di Stefano avrebbe avuto le seguenti dimensioni, circa 120 L, di 48x24x24 centimetri.
Il lavoro di Stefano
L'occorrente per costruire un acquario è composto da solo 2 elementi: le lastre in Plexiglass e il silicone.
Assemblare i pannelli in plexiglass onestamente non è un gioco da ragazzi. Ci vuole sicuramente molta manualità, ma anche esperienza nell’applicazione del silicone. Il risultato è stato sorprendente, rifinito nei particolari e dettagliato.
Assolutamente è importante assicurarsi che le lastre combacino perfettamente tra loro in modo che il silicone sia necessario solo a tenere le lastre in posizione. Non dovranno quindi esserci degli spazi vuoti tra le superfici. Questo passaggio, come ci ha confermato Stefano, è fondamentale per evitare di creare dei punti deboli da cui far nascere spaccature o eventuali perdite d'acqua. In un acquario fatto manualmente è importantissimo la tenuta della struttura.
Una volta incollate le lastre Stefano ha aspettato almeno 12 ore per far asciugare perfettamente il silicone. Ha pulito l'interno con un detergente neutro prima di riempirlo con l'acqua e adornarlo con sassolini, piante e pesciolini!
Conclusioni e alcuni esempi
Il plexiglass è un materiale utilizzato in moltissimi settori proprio grazie alla sua versatilità.
Grazie alle sue caratteristiche è molto richiesto in tantissimi settori industriali, come quello edile, per gli arredi, il settore nautico e nell'ambito medicale. E non solo! Sono moltissime le richieste di prototipi e le realizzazioni di creazioni fai da te dei nostri clietni.
Ecco alcuni esempi:
Vaso trasparente in Plexiglass con orchidea
.jpg)
.jpg)
