Perspex, Plexiglass o Policarbonato? Scopri quale scegliere e perché.
Perspex, plexiglas, polimetilmetacrilato, metacrilato: 4 parole che indicano lo stesso materiale. Scopri come riconoscere le differenze.
Plexiglass, Perspex, e Metacrilato: le differenze
Plexiglas, perspex, polimetilmetacrilato, plex sono quattro parole diverse che indicano lo stesso materiale: il metacrilato. Sovente il metacrilato viene confuso con il policarbonato, materiale piuttosto simile, che in realtà presenta caratteristiche diverse che possono fare la differenza in base alle lavorazioni da eseguire. Le lastre di policarbonato, in generale, si fanno preferire alle lastre in plexiglass. In altri casi è invece preferibile usare il metacrilato rispetto al perspex o viceversa. Molto dipende dalle variabili ambientali e dalla destinazione d’uso. Per fare una scelta oculata, è però opportuno conoscere in dettaglio le piccole ma significative differenze che esistono tra questi materiali. In questo articolo mettiamo a confronto fogli di plexiglass, perspex, metacrilato e lastre di policarbonato per conoscere le peculiari caratteristiche e le prestazioni offerte a seconda delle circostanze.
Pannelli Plexiglass: le caratteristiche principali
É interessante sapere che il Plexiglas, così come il Perspex, fa riferimento a un marchio registrato. In particolare il Plexiglas è il nome della casa tedesca che ha prodotto questo materiale e lo ha portato in Italia. Il termine Plexiglass®, con due “esse” finali, sarebbe quindi un errore ma ormai è entrato di diritto nel linguaggio comune. Dopo questa piccola precisazione concentriamoci sulle lastre plexiglass e sulle loro caratteristiche. Il plexiglass pesa meno del vetro ed è più resistente, tuttavia è piuttosto rigido e può rompersi più facilmente rispetto al policarbonato. La lastra plexiglass risulta luminosa e può essere lucidata tranquillamente per ritornare alla sua limpidezza originaria. Può essere lavorata a una temperatura compresa tra i -30 e i 90°, potendosi anche espandere o contrarre, pur non mantenendo la contrazione in modo permanente. Il pannello plexiglass risulta facilmente lavorabile, in quanto resiste bene agli alcoli, si taglia velocemente con diversi strumenti e garantisce un risultato pulito nell’incollaggio. Le lastre plexiglass tendono però ad essere piuttosto sensibili e fragili se forate vicino ai bordi con trapani non progettati per le materie plastiche. Oltre al plexiglass trasparente si possono ottenere anche lastre colorate, per ottimizzare la resa estetica della lavorazione.
Cos’è il Perspex
Esattamente come il Plexiglas, anche il Perspex® è un marchio registrato, precisamente dalla Lucite International. Questo materiale si caratterizza per un’ottima trasparenza ottica, resistenza chimica ed all’abrasione e durezza superficiale. In virtù di queste caratteristiche il perspex viene utilizzato in diverse applicazioni come lenti mediche, diagnostica medica, luci posteriori delle auto, produzione di luci LED, profili, tubi e packaging cosmetico. Il suo impiego è particolarmente diffuso anche nel packaging alimentare in quanto resiste perfettamente ai grassi, agli oli, agli acidi non ossidanti, ai sali, ai minerali ed agli idrocarburi alifatici. Non assicura però la stessa resistenza agli idrocarburi aromatici e clorurati, ai chetoni, agli alcoli e agli esteri. Pur garantendo una buona stabilità dimensionale, non ha una grande resistenza all’impatto. Rispetto agli altri materiali termoplastici di base, il perspex è un po’ più costoso per la combinazione di diverse proprietà fisiche e meccaniche come la brillantezza e la resistenza agli agenti atmosferici, che lo rendono multifunzionale e adatto a diverse destinazioni d’uso. Ha un indice di rifrazione di 1,49, molto simile a quello del vetro che arriva a 1,60, e infatti viene anche chiamato “vetro organico”.
Metacrilato, le principali peculiarità
Il metacrilato, conosciuto anche come PMMA (polimetilmetacrilato), è un materiale plastico composto da polimeri del metacrilato di metile. Rispetto al vetro risulta più trasparente e, se trattato adeguatamente, diventa infrangibile. Viene infatti usato per realizzare oggetti d’arredo, fabbricare vetri di sicurezza e in generale nei presidi antinfortunistici e nell’architettura. A differenza del vetro però non ferma la luce ultravioletta, quindi se necessario può essere trattato con formule specifiche. Risulta molto versatile in quanto offre un’ottima resistenza agli agenti atmosferici, è limpido, incolore e trasparente alla luce infrarossa fino a 2.800 nm. Il metacrilato risulta facilmente lavorabile e può essere modellato tramite riscaldamento a temperature relativamente basse.
barriere divisorie per ambienti interni
Lastre Policarbonato: le caratteristiche
I pannelli in Policarbonato risultano piuttosto flessibili, a differenza del Plexiglass, e assicurano un’elevata resistenza all’urto. Il policarbonato è meno luminoso e anche più complicato da pulire, inoltre tende a ingiallirsi nel corso del tempo se non trattata contro i raggi UV. La lastra policarbonato è modellabile fino alla temperatura di 115° e all’occorrenza può essere curvata anche a freddo. Il policarbonato offre una buona resistenza agli acidi, ma non ai chetoni e agli esteri, quindi tende a opacizzarsi piuttosto velocemente. Le lastre in policarbonato risultano facilmente lavorabili in quanto possono essere tagliate con strumenti convenzionali, come fresatrici e seghe. Questo materiale offre prestazioni migliori, rispetto al plexiglass, per quanto riguarda la tenuta vicino ai bordi. Tuttavia subisce molto l’effetto taglio e non offre grande resistenza se sottoposto a un peso poggiato più volte nello stesso punto. Il policarbonato si lavora bene anche se sottoposto al calore, tuttavia le prestazioni in termini di incollaggio risultano inferiori rispetto al plexiglass. In generale comunque il policarbonato risulta superiore rispetto al plexiglass e infatti presenta un costo decisamente maggiore.